LE PRIME VOLTE: YURI ANCARANI
IL CAPO (2010), PIATTAFORMA LUNA (2011), DA VINCI (2012), SAN SIRO (2014), THE CHALLENGE (2016)
A marzo torna “Le Prime Volte”, la rassegna che esplora i debutti dei registi italiani, tra corti e lungometraggi. Il terzo appuntamento è dedicato all’artista e regista Yuri Ancarani, con una selezione delle sue prime opere: IL CAPO (2010), PIATTAFORMA LUNA (2011), DA VINCI (2012), SAN SIRO (2014) e THE CHALLENGE (2016). Un viaggio unico tra documentario e sperimentazione, alla scoperta del suo sguardo visionario.
IL NOSTRO CORPO, LA NOSTRA SCELTA
INCOMPATIBLE WITH LIFE di Eliza Capai (2023), LE PROFESSIONISTE DEL PECCATO di Lizzie Borden (1986), WITCHES di Elizabeth Sankey (2024), LIFE IS NOT A COMPETITION, BUT I’M WINNING di Julia Fuhr Mann (2023), ORLANDO, MY POLITICAL BIOGRAPHY di Paul B. Preciado (2023), OUR BODY di Claire Simon (2023)
Dal femminismo degli anni ’60 a oggi, il grande schermo ha raccontato battaglie cruciali: dalle imposizioni sugli standard di bellezza, al potere nell’industria del sesso, fino all’identità di genere. Attraverso storie di attivismo, amicizia e sfida alle convenzioni, i film della nostra rassegna “Il Nostro Corpo, La Nostra Scelta” immaginano un mondo in cui il corpo femminile appartiene solo a chi lo vive.
FAI IL TUO GIOCO: INDIE STATUNITENSI CONTEMPORANEI
SPRING BREAKERS di Harmony Korine (2017), UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA di Sean Baker (2021), QUEEN OF EARTH di Alex Ross Perry (2015), SONGS MY BROTHERS TAUGHT ME di Chloé Zhao (2015), KOKOMO CITY di D. Smith (2023), SHIVA BABY di Emma Seligman (2020), ACTUAL PEOPLE di Kit Zauhar (2021), THIS CLOSENESS di Kit Zauhar (2023), THE SWEET EAST di Sean Price Williams (2023), THE HUMANS di Stephen Karam (2021)
Dopo il successo di ANORA di Sean Baker agli ultimi Premi Oscar, dedichiamo una rassegna al meglio del cinema indipendente statunitense. In “Fai il tuo gioco: Indie statunitensi contemporanei”, ritroviamo i lavori di cineasti che sfidano le regole di Hollywood con visioni audaci e indipendenti. Operando al di fuori dei grandi sistemi produttivi, raccontano storie di ribelli e outsider e sperimentano linguaggi nuovi per interpretare il mondo di oggi. Tra i titoli in programma, due film cult: SPRING BREAKERS di Harmony Korine e UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA del già citato Sean Baker.