Arricchendolo di esperienze personali, Stefano Sabelli fa di FIGLI DI ABRAMO di Svein Tindberg, un racconto colto, divertente, più intimo, seducente e mediterraneo dell’originale norvegese. Con musiche dal vivo – curate da Manuel Petti – dà vita in modo brillante al Diario di Viaggio di un attore che da Gerusalemme, grazie a una guida palestinese che ama i film di Trinità, si mette “alla Ricerca dell’Abramo perduto”.
Affabulazione, ironia, riferimenti all’attualità sono le chiavi per far rivivere, come in un MISTERO BUFFO, Storia, Mito e legenda del primo credente monoteista dell’Umanità. Da 4 millenni riferimento di Fede per miliardi di persone sulla Terra.
Con momenti di grande istrionismo e divertimento e con altri più intensi e commossi, FIGLI DI ABRAMO, indaga l’origine delle tre grandi fedi monoteiste, entrando nel merito della loro comune discendenza abramitica. Oltre a usi e costumi comuni, però, racconta anche la Storia di conflitti perenni e incomprensibili, fra popoli “gemelli”. Conflitti perpetrati in nome dello stesso Abramo, dei suoi figli – Ismaele e Isacco – e poi dei figli dei suoi figli.
Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Padre Michele Piccirillo e dell’arch. Roberto Sabelli, grandi archeologi e costruttori di pace in Palestina e nel mondo.