Diretto dal regista Ridley Scott che continua a raccontare la straordinaria saga di potere, intrighi e vendetta nell’antica Roma. Anni dopo aver assistito alla tragica morte del venerato eroe Massimo per mano del suo perfido zio, Lucio si trova costretto a combattere nel Colosseo dopo che la sua patria viene conquistata da Roma. Con il cuore ardente di rabbia e il destino dell’Impero appeso a un filo, Lucio deve affrontare pericoli e nemici, riscoprendo nel suo passato la forza e l’onore necessari per riportare la gloria di Roma al suo popolo.
Il regista non si fa intimidire, non indietreggia e decide di realizzare un seguito giocando in attacco aumentandone le ambizioni. Dentro al suo film ci mette animali esotici di ogni tipo, riempie il Colosseo di acqua per realizzare una battaglia navale, fa governare Roma da una coppia di gemelli dalle caratteristiche esagerata e cartoonesche e non si vergogna di incastrare eredi nel momento giusto e nel luogo giusto. Insomma Ridley Scott realizza il suo film spingendo sotto ogni aspetto e alzando ogni livello che sia legato alla spettacolarità o alla credibilità.
Alla fine “Il Gladiatore II” diventa una follia kitsch coinvolgente con tante stranezze. Pieno di difetti legato alle troppe casualità che s’incastrano, ad una sovrabbondanza di personaggi poco incisivi e poco sviluppati e una forzatura nel legame col primo film e questo è forse il difetto peggiore.
Non si può dire che il regista abbia perso la capacità di intrattenere e di saper raccontare qualcosa che conquisti visivamente e riesca ad entusiasmare il pubblico. Il film è certo divertente e potrebbe anche piacere ma si discosta dal tono originale che era meno altisonante, meno giocoso e più epico senza volerlo davvero essere.
Andrea Arcuri