Takuma è impacciato, single e non fa altro che lavorare per poi tornare a casa. Stanco di fare le faccende, decide di comprare una robot casalinga che si chiama Mina. Sa cucinare e pulire alla perfezione e i due si conoscono meglio col passare del tempo. Ben presto, Takuma inizia a innamorarsi di Mina! Ma un robot è in grado di provare lo stesso per lui?
Risulta strano il modo in cui questo anime affronta un rapporto intimo tra un robot e un essere umano. Takuma si trova spesso in bilico tra l’avere a che fare con robot che sa benissimo dover sottostare a certe regole di sistema, incapace di elaborare emozioni e compiere azioni su un processo di desideri-richieste ma allo stesso tempo cerca di far nascere nel robot sentimenti amoroso. La storia però non cambia il suo percorso, non ci sono momenti davvero degni di nota e tutto rimane un’illusione creata da un uomo solo che cerca di avere compagnia.
Appunto la solitudine; forse si poteva puntare sull’esplorazione di questo sentimento senza stravolgimenti narrativi ma in effetti mostrare tale realtà sarebbe stato forse troppo deprimente. Quindi si punta sul romanticismo tramite molteplici scenari ma certo con i dovuti limiti e censure perché si bada bene a non includere una componente più hard di quello che un uomo medio farebbe se fosse davvero solo con a disposizione un robot.
Si perde anche l’occasione di poter fare una critica sociale alla tecnologia moderna visto che gli unici spunti di contrasto sono i parenti di Takuma che gli dicono che è pazzo nell’essersi innamorato di un robot. Quindi non è una storia su come la civiltà sia cambiata con l’introduzione dei robot come aiutanti a fare le faccende di casa (spesso lei stessa si definisce come un elettrodomestico) , solo una storia che lascia che lo spettatore tragga le proprie conclusioni su questo argomento.
Su Crunchyroll è presente con i sottotitoli in Italiano.
Andrea Arcuri