” The Penguin ” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Sky e NOW dal 20 Settembre 2024 

12 Set, 2024

La serie con Colin Farrell è uno spin-off del film “The Batman” uscito nel 2022 con Robert Pattinson. Basato sui personaggi della DC Comics vede nuovamente Farrell protagonista nei panni dell’iconica nemesi di Batman così da continuare l’epica saga criminale avviata dal regista Matt Reeves.

 

Come visto nel film del 2022, Il Pinguino interpretato da Colin Farrell mantiene quell’estetica conosciuta da molti ma con una maggiore fisicità e imponenza a cui si aggiungono un accento italoamericano e movenze e atteggiamento da gangster. Insomma non ci dobbiamo tanto sentire in colpa se subito ci viene in mente Tony Soprano o altri personaggi di stampo mafioso perché in effetti lo stile è quello e la serie non fa molto per nasconderlo. 

 

Attraverso gli occhi di questo personaggio, della madre qui viva e molto attaccata al figlio, Sofia Falcone e Victor Aquilar, il tuttofare di Oswald Cobblepot, vero nome del Pinguino, abbiamo la possibilità di scoprire la vita quotidiana ad Arkham nella sua componente più underground e violenta. 

 

In effetti però non si aggiunge nulla a quello che abbiamo visto nel film di Matt Reeves considerando poi che Batman non viene non viene praticamente mai nominato. In un’epoca di cammei ed easter eggs, forse la mancanza di questo personaggio risulta un peso difficile da sostenere visto che manca davvero tanto all’uscita del secondo capitolo.  

Alla fine “The Penguin” ci racconta la scalata di questo personaggio attraverso violenze, favori, mazzette e favoritismi loschi attraverso un andamento per molti versi simile a tante altre storie di questo genere ma grazie a piccole aggiunte e differenze riesce a distinguersi ed elevarsi. Abbiamo la bellezza di poter conoscere Oswald attraverso flashback e il rapporto con la madre e di come, questa volta in maniera originale e differente, vediamo Gotham City non perennemente sotto la pioggia e avvolta nelle tenebre ma più polverosa e illuminata e quindi piena di colori. Questo permette di vedere il contesto non fumettoso o artificiale ma portando la storia ed essere fortemente ancorata ai nostri giorni.

 

La famiglia è al centro di tutto, la stessa che può creare mostri malati di mente o assetati di ambizione ma il limite è sottile e in questa serie vediamo le varie sfaccettature di questi rapporti e di come uno può diventare altro in un attimo a seconda di molteplici aspetti. La serie non risparmia nulla e non ci da un barlume di speranza e in tal senso ecco che la mancanza di Batman è emblematica e giustificata ed ecco che ancora di più sentiamo il bisogno e attendiamo con ansia il suo ritorno.

 

 

Andrea Arcuri