Il documentario porta il pubblico nella mente di questo singolare visionario creativo, dagli esordi come burattinaio nelle televisioni locali al successo mondiale di “Sesame Street”, “The Muppet Show” e molto altro. Grazie a un accesso senza precedenti agli archivi personali di Jim, abbiamo uno sguardo affascinante e approfondito su un uomo complesso, la cui sconfinata immaginazione ha ispirato il mondo.
Quando un prodotto che sia un film, una serie oppure un vero e proprio documentario riesce a mettere in scena il suo soggetto, in questo caso Jim Henson, nella maniera più sincera possibile allora si viene pervasi da un senso di pace, nostalgia e totale gioia. In questo caso tale sensazione viene resa in parte e se abbiamo di fronte un ottimo lavoro di archiviazione, risulta manchevole un aspetto più legato al cuore del lavoro di Henson.
“Jim Henson Idea Man” rappresenta il resoconto definitivo di tutto ciò che questo grande autore ha realizzato come una sorta di enciclopedia. Tutti gli aspetti e i passaggi delle sue creazione viene perfettamente messo in scena con tante curiosità e aneddoti interessanti della sua magnifica carriera. Sebbene però il regista prova davvero a mettere in scena tutto il suo lavoro, si sente che manca quella magia che ha reso il lavoro di Henson davvero indimenticabile e ancora oggi non ripetibile da nessun’altro.
Eppure Ron Howard ci prova a raccontarci delle questioni più personali di Jim Henson tra matrimoni e altri, ma spesso si perde in divagazioni sentimentali e lascia da parte riflessioni sulla creatività portata al cinema. In effetti tali argomenti sarebbero stati ben più interessanti perché ne avrebbero ampliato e regalato al pubblico quella che è la vera magia di Jim Henson.
Andrea Arcuri