“Van Gogh Café” al Teatro degli Arcimboldi. Un modo originale per conoscere Vincent Van Gogh

28 Gen, 2023

Al Teatro degli Arcimboldi il giorno 26 Gennaio è andata in scena una pièce teatrale dedicata alla vita di Vincent Van Gogh in cui vengono raccontate la vita e le influenze artistiche del pittore Olandese attraverso il parallelismo con alcuni personaggi di un Cafè Chantant di Parigi.

 

Questi luoghi, dove si poteva assistere a spettacoli di musica e di canto, erano frequentati da artisti di grande fama del calibro di George Braques, Cezanne, Renoir e Vincent Van Gogh. Ecco dunque arrivare un antiquario che, narrando la storia di Van Gogh, scopre che il Cafè è frequentato anche da musicisti squattrinati, ballerine con sogni infranti e padrone di casa dal passato tragico. Le opere di Vincent trovano parallelismi proprio con le realtà di vita quotidiana di questi personaggi.

La rappresentazione diventa un continuo passaggio di momenti narrativi tra quello che succede nel Cafè, dove ognuno ha i suoi problemi e miserie, con altri momenti che descrivono i nodi più interessanti dell’arte di Van Gogh attraverso la lettura delle lettere di suo fratello Theo. Dal punto di vista del racconto,  questo continuo passaggio è una scusa per portare avanti la pièce in maniera movimentata e non totalmente legata ad uno stile troppo documentaristico e statico. Il modo in cui l’arte di Van Gogh ci viene presentata ci conduce a pensare che essa non è di sua esclusiva proprietà, bensì diventa di tutti coloro che la vivono in prima persona perché descrive svariati momenti di vita quotidiana. Non è uno stile del tutto lineare e fluido proprio per il suo passaggio tra un territorio realistico e altri più aleatori e bisogna quindi avvicinarsi alla pièce con un occhio aperto ad uno stile quasi sperimentale.

 

Parlando invece da un punto di vista tecnico e scenografico si nota il fatto che ci si ritrova in parte di fronte ad una commedia musicale dove si hanno momenti divertenti e drammatici. C’è anche una componente cantata dove si perde molto della sua forza drammaturgica perché le canzoni sono eseguite in Francese e il significato non arriva nella sua pienezza se non si padroneggia la lingua. Sicuramente la parte più importante ed espressiva è rappresentata dalla maniera peculiare in cui vengono messe in scena le opere di Van Gogh: tramite teli in sovraimpressione sul palcoscenico, immersioni totali nelle sue opere mentre vengono spiegati ai personaggi oppure in maniera fortemente emotiva raffigurate come momenti di vita vissuta, bellissime scene di ballo o strazianti monologhi emotivi.

 

 “Van Gogh Café” è un’ottimo modo per conoscere meglio il famoso pittore Olandese in maniera certamente singolare, senza la paura di essere troppo particolare nel suo stile. Non bisogna lasciarsi spaventare, piuttosto imparare ad apprezzare stili narrativi differenti. Per chi fosse interessato ricordiamo che sarà nuovamente in scena al Teatro Alfieri di Torino dal 2 al 5 Febbraio.  

Andrea Arcuri