Astronauta? Guardia forestale? Assaggiatrice di birra? Fumettista? Rakel, 23 anni, deve ancora decidere cosa farà da grande, ma intanto scopre di aspettare un bambino. Totalmente inatteso. Totalmente indesiderato. A lei non interessa capire chi sia il padre: a lei interessa capire come gestire la bomba atomica appena piovuta sulla sua vita. Rakel, del resto, non scopre semplicemente di aspettare un bambino: scopre di aspettarlo… già da sei mesi!
Il film si divide piacevolmente tra la sua doppia anima di commedia romantica e racconto di formazione. Evita facili moralismi e di intraprendere strade narrativi banali e già troppo spesso abusate “Ninjababy” riesce a trasmettere una freschezza d’intenti e uno sguardo veritiero al senso di maternità che ogni donna (forse) ha in sé.
Le risate che vengono provocate non sono mai urlate o sboccate, non si ride di gusto ma in maniera ironica e a volte ci si ritrova a vergognarsi di quello che abbiamo appena trovato divertente. Il merito è certo di una regista, Yngvild Sve Flikke che non va molto sul sottile. non ha paura di affondare nell’ironia a volte nera e mette in scena un personaggio, magistralmente interpretato da Kristine Thorp, che non ha problemi a farsi odiare facendo scelte a volte discutibili ma reali.
Andrea Arcuri
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