” Appartamento 7A ” – Recensione. Disponibile su Paramount+ .

25 Apr, 2025

Una giovane e ambiziosa ballerina subisce un infortunio devastante e si ritrova attratta da forze oscure, quando una singolare e facoltosa coppia di anziani le promette di esaudire i suoi sogni in cambio di…

Il film è un sequel di “Rosemary’s Baby” del regista Roman Polanski del 1968 e cerca di riproporre quel gusto classico e suspence riguardo presenze demoniache e possessioni senza sfociare nel classico splatter. I tempi cambiano e ancor di più del primo film ecco che viene ostentato e messo in primo piano il suo voler essere baluardo femminista nel mettere come protagonista una ballerina che rincorre il suo sogno con duro lavoro e forte senso d’indipendneza. Julia Garner si rivela un punto di forza del film con la sua indubbia presenza scenica e quel portamento che ben si addice all’epoca in cui il film è ambientato.

Quello che manca è l’assenza di trepidazione e quell’atmosfera che stenta ad arrivare davvero. Complice certo il fatto che si inizia a vedere e sospettare qualcosa di davvero sinistro ad oltre un’ora di visione ecco che purtroppo il film non regala quel senso classico di presenze e sospetti che possa soddisfare davvero. Alcuni passaggi e lampi sembrano ogni tanto far capire qualcosa ma sono fugaci e mai davvero spinti fino in fondo così che alla fine ci ritroviamo a vedere una storia che abbiamo già vissuto ( appunto in “Rosemary’s Baby” ) senza nulla di originale o che possa dare al pubblico brividi nuovi o una nuova prospettiva di questa storia.

Rimane una magnifica Julia Garner che pian piano si sta facendo conoscere dopo il suo ruolo nella serie ” Ozark ” e una ritrovata e luciferina Dianne West a reggere il film con le loro interpretazioni. Un tuffo nel passato con una copia quasi uguale dell’originale che non aggiunge molto e che passa per essere una bella visione in streaming e nulla di più.   

Andrea Arcuri