” LE BACCANTI Fare schifo con gloria” – Recensione performance del 23 Aprile 2025 di scena al Teatro Fontana . 

24 Apr, 2025

Le Baccanti di Euripide, l’ultima delle tragedie dell’antichità classica, è un misterioso testamento che il tragediografo non vide mai in scena e che racconta l’inizio del culto dionisiaco e la nascita del teatro. Giulio Santolini cura la regia di questo adattamento con l’aiuto di tre performers in scena (Mariangela Diana, Ilaria Quaglia, Veronica Solari) in un tripudio che unisce coreografie espressive, testi drammatici e una messa in scena forte ed estrema sotto molteplici aspetti.

Si viene avvisati da subito che lo spettacolo contiene rumori forti, urla, interazioni col pubblico e nudità integrali come mezzo per esprimere al meglio la chiave di lettura degli autori. Si inizia da subito con le protagoniste che entrano in contatto col pubblico, girando tra le sedute per denudarsi e lasciarsi andare totalmente. Si passa attraverso una metafora della nascita tra urla e dolori lancinanti per poi arrivare un momento di ballo dance che ne vuole mostrare una messa al mondo in totale libertà.

I cambi di scena o meglio di contesto visto che la parte scenografica è assente, è scandita da una voce fuori campo che enuncia alcuni passaggi del testo di riferimento. Ecco che ritroviamo le nostre performers a giocare, muoversi e creare momenti di svago tra spazzatura e qui cominciano i forti contrasti tra bene e male, liberazione e controllo, gioia e violenza. Mentre due di loro passano tra le sedute del pubblico ecco che una terza trova un neonato e se lo avvicina al seno per accudirlo per poi, in un raptus di follia, sbatterlo a terra violentemente. Una voce fuori campo indica che tra il pubblico c’è “colui che le deride e deride Dio stesso” ed ecco che le ragazze arrivano a prendere una persona per portarlo sul palco e trattarlo in maniera fortemente contrastante tra venerazione e violenza fino a gesta estreme di possessione.

Al di là dei tecnicismi e di una narrazione portata avanti volutamente tra allegorie e non con una trama lineare, lo spettacolo è pieno di significato e denso di profondità. Tutto questo grazie alla profonda immedesimazione delle performers in scena che riescono a passare e soprattutto a trasmettere al pubblico estremismi tra gioia, gioco, violenza, spensieratezza e dramma. I vari momenti estetici riescono a passare tra contesti ben allineati seppur spogli ma che riescono a puntare l’attenzione dove è necessario senza perdere mai l’interesse. Lo scandire della narrazione risulta tutto sommato chiaro e per chi necessità di una storia da seguire, possiamo dire che tutto procede con un suo filo logico. 
   
Giulio Santolini centra il suo obiettivo dichiarato di portare lo spettatore “a sovvertire il pensiero e smembrarlo” col pensiero rivolto verso un futuro distopico dove attraverso “uno spettacolo interattivo che sperimenta sugli stati di trance/estatici tipici del contesto rituale” andando a intervallare frasi filosofiche con estetismi vari per portare in scena “il concetto di Divino antico e un immaginario futuristico”. 

Di Giulio SantoliniPerformers Mariangela Diana, Ilaria Quaglia, Veronica Solari
Drammaturgia Lorenza Guerrini
Assistenza Coreografica Ilaria Quaglia, Elisabetta Solin
Sound Design Simone Arganini
Light Design Lucia Ferrero , Marco Santambrogio
Tecnica di compagnia Lucia Ferrero
Illustrazioni Irene Saponaro
Progetto sostenuto da CollettivO CineticO nell’ambito del progetto IPERCINETICO, da SIAE e MiC all’interno del progetto “Per Chi Crea” e da Sotterraneo
Ospitato in residenza presso Teatro Comunale di Ferrara, Centrale Fies, Atto Due/Laboratorio 9, Centro di residenza dell’Emilia-Romagna La Corte Ospitale, Elsinore/Teatro Cantiere Florida, Centro di residenza della Campania TAN – Teatro Area Nord
Progetto finalista del bando DNAppunti Coreografici 2023  

PREZZI
Intero 22 €
Under30 15 €
Over 65 / Under 14 11 €
Convenzioni 20 €
Scuole di teatro 12 €
Prevendita e prenotazione 1 €
Info e prenotazioni
+39 0269015733 biglietteria@teatrofontana.it
www.vivaticket.com

Andrea Arcuri