” Una Figlia ” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 24 Aprile 2025

15 Apr, 2025

Il nuovo film del talentuoso Ivano De Matteo si intitola “Una figlia” ma potrebbe tranquillamente anche intitolarsi “Un padre”. È la storia drammatica che coinvolge un genitore già provato dalla vita per avere perso la moglie, che ritrova l’amore con una giovane donna con la quale sta per diventare ancora padre ma che perderà tutto per mano violenta dell’unica figlia. Tutto distrutto, spezzato, da chi dovrebbe invece essere partecipe della sua gioia. Una figlia adolescente che dovrebbe essere matura per comprendere che un padre è soprattutto un uomo e ha tutto il diritto di potersi rifare una vita, di avere un nuovo amore. Invece, gli attriti con la nuova compagna sono all’ ordine del giorno. Il più delle volte la scintilla si innesca per cose da nulla, che potrebbero essere tranquillamente lasciate correre, invece si discute per qualsiasi cosa, per ogni banale pretesto. Pietro Battisti è un padre che tenta sempre di mediare fra le due, di fare da paciere, si barcamena tra la responsabilità di una figlia ancora minorenne da tutelare e proteggere e un amore fresco che merita attenzione e riguardi. La tragedia che lo colpisce fa deflagrare tutto ma ancora una volta sembra che la saggezza prevalga e che si possa ritornare ad essere una famiglia, nonostante tutto. Eppure, dopo un fatto così grave, niente può tornare ad essere come prima. Troppo dolore da gestire per fare spazio ad una nuova forma di amore.

Sofia in primis capisce che non può ricongiungersi a quel padre al quale ha tolto tutto, al quale ha spento il sorriso, perché non esiste sempre un modo per rimediare anche al più grave errore e all’orrore commesso. Il padre finisce per accettare questa decisione che lo allontana ancora di più da questa unica figlia, amata, odiata ma mai del tutto abbandonata. Quello che fa storcere il naso è invece l’ iter processuale giudiziario che viene raccontato. Per questa figlia assassina viene convalidato l’ arresto con la misura cautelare in carcere ma poi dopo poco si ottiene dal giudice la messa in prova con trasferimento in una comunità con la rosea previsione di una libertà dopo soli pochi anni dal compimento del reato. Viene da pensare che la giustizia non è davvero uguale per tutti. Forse per le ragazze di buona famiglia, ricche che possono permettersi come difensore un principe del foro si ha un occhio di riguardo.

“Una figlia” è un diario doloroso di una vicenda che rompe i legami convenzionali e ne crea di nuovi. Un padre rimane tale qualunque cosa accada ma il figlio può smettere di esserlo e per salvarsi, quasi sempre, deve necessariamente farlo.

Ivano De Matteo è un regista coraggioso che costruisce racconti scomodi, tenendosi a debita distanza dal giudizio, facendo emergere solo i fatti ma instillando nello spettatore una riflessione profonda che tocca tutti i punti di vista e questo sua ultima fatica non si discosta affatto da questo suo modo di procedere che lo contraddistingue e lo definisce.

Virna Castiglioni per Global Story Telling