ROMITO, la band napoletana dallo stile unico che mescola il folk, l’indie e l’elettropop con la sterminata e ormai internazionale cultura musicale partenopea, annuncia l’arrivo del primo album in studio POST TARANTELLA, in uscita in CD, vinile e digitale l’11 aprile 2025. Il disco è stato anticipato a gennaio dal singolo Verimmo Che Succere (guarda il videoclip) ed era stato presentato in anteprima in un esclusivo spettacolo al Teatro Trianon Viviani di Napoli.
Post Tarantella è una storia musicale di dolore e ricostruzione, un racconto di leggerezza e autenticità, un manifesto di rinnovamento, un’opera in lingua napoletana dallo sguardo musicale rinnovato, contemporaneo e sperimentale.
La band racconta: «Post Tarantella è un viaggio sonoro attraverso il dolore e la rinascita. Nove canzoni che raccontano il processo di guarigione, proprio come un post-operatorio, quando ogni ferita inizia a chiudersi e si riscopre la forza di rimettersi in piedi. Un manifesto di rinnovamento che parte dalle radici antiche della lingua napoletana.
Non ci sono protagonisti in questa storia, perché il vero centro di ogni canzone è la sensazione: il tormento, la speranza, la leggerezza, la consapevolezza di essere parte di un ciclo che si ripete. Ogni brano è un’emozione che prende vita, una tappa di quel percorso interiore che porta dalla sofferenza alla rinascita.»
POST TARANTELLA – IL RACCONTO DEI ROMITO TRACK BY TRACK
MAJE QUIETO
È un sussurro antico che si fa voce contemporanea. Le parole scorrono come un rituale laico. E’ la ricerca di qualcosa che sfugge, forse un senso, forse una risposta. Un canto in napoletano che non prega Dio, ma la sua fuggevolezza.
VERIMMO CHE SUCCERE
Dalle nostre parti si dice: “Chi chiagne fotte a chi ride”. Non è solo un detto popolare, è una verità amara che descrive una società in cui chi vive di sotterfugi e lamentele spesso riesce a cavarsela meglio di chi affronta la vita con leggerezza. Ma è proprio così? Siamo sicuri che non siano proprio l’ironia e il sorriso l’unica via di salvezza? “Verimmo che Succere” è una riflessione sulla resistenza e sull’adattamento, sulla nostra unica possibilità, quella di scegliere se piangere o ridere davanti all’incertezza. Registrare il nuovo album ci ha fatto ridere tanto, soprattutto nei momenti difficili…ora vediamo che succede!
‘A CANZONE ‘E FILUMENA
Un omaggio pop alla celebre commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. Il testo teatrale in parte rivisitato si fonde a un sound moderno, un riadattamento che prova a restituire nuova vita alle parole di Eduardo, provando a renderle più familiari anche ad un pubblico giovane. La scommessa era di trasmettere l’essenza di quei valori in una chiave moderna.
GENERAZIONE (feat. PeppOh)
Un brano che esplora il divario tra le generazioni, dando voce al senso di spaesamento e di inadeguatezza che accomuna giovani e meno giovani in un’epoca di cambiamenti frenetici. Il brano riflette sulle differenze di valori, aspettative e modi di vivere, parlando a chiunque si sia mai sentito fuori posto.
MUSICA
Una dichiarazione d’amore viscerale e liberatoria verso l’arte che dà voce all’anima. Il brano celebra la musica come rifugio, sfogo ed espressione di libertà. Il brano è un inno, ricco di citazioni per chi vive la musica non solo come ascolto, ma come ancora di salvezza e parte essenziale della propria esistenza.
TUTTO CHELLO CA NU’ VVUO’ SCETA’
Massimo Troisi diceva che l’amore è un vuoto a perdere. Con questo brano volevamo esplorare il confine sottile tra amore e passione, tra il desiderio che travolge e il sentimento che libera. Abbiamo provato a raccontare la preoccupazione di abbandonarsi completamente all’altro. E’ amore o solo passione? Forse la differenza sta proprio nel coraggio di accettarlo.
NOVANTA
Nella Smorfia napoletana si dice che la paura fa 90. Questo brano è un viaggio intenso dentro l’emozione più universale e democratica che esista: la paura. Abbiamo provato a trasformare il timore e il panico in musica, parlando di incertezza, angoscia e fragilità dell’animo. Musicalmente non volevamo solo raccontare questi stati d’animo, ma abbracciarli provando a restituire una melodia che risuoni in chiunque l’ascolti.
ERA DE MAGGIO
È l’unica cover del disco. Rappresenta un ponte tra passato e presente. Le sonorità moderne si fondono con la delicatezza senza tempo di quello che secondo noi è il più grande dei capolavori della canzone napoletana.
‘A CCHIÙ BELLA ‘E TUTT’E BELLE
La ballad di chiusura, il brano prova a ribaltare la prospettiva della celebre ‘O Surdato ‘Nnamurato. Se nella canzone originale il soldato canta il suo amore lontano, qui è la donna amata a prendere voce, raccontando la fine dell’amore e del suo tradimento con malinconia e disillusione. Dopotutto il nostro è un territorio che ti ama e ti tradisce ogni giorno, in entrambi i casi smisuratamente.