Alexander e la sua famiglia partono per un viaggio da sogno a Città del Messico. I loro piani, tuttavia, vanno terribilmente storti dopo aver scoperto un idolo maledetto. La famiglia viene messa a dura prova fino a quando non decide di riportare l’idolo nella sua legittima dimora.
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Se ne vedono molte lungo il viaggio di Alexander e la sua famiglia, ogni situazione che può andare storta ecco che prende una piega surreale e votata al (nostro) divertimento. Tutta questa serie di contesti e passaggi vengono gestite molto bene dal regista che fornisce ottimo brio alla storia presentando divertimento a buon mercato ad effetto domino senza lasciare tregua. Ovviamente sono situazioni che si risolvono con tanta sfortuna ma alla fine senza disastri irreparabili e ogni litigata, si risolve con bontà e comprensione.
Alcune battute arrivano al pubblico mentre altre non sono troppo riuscite mentre i personaggi sono certo simpatici ma rispecchiano le classiche caratteristiche che tutti conosciamo e quindi risultano macchiettistici e delineati in modo fin troppo superficiale.
Il film cerca anche di imboccare il pubblico in tanti passaggi emotivi fatti di chiarimenti, riflessioni, accuse ma anche riconciliazioni tramite una sceneggiatura puntando però molto sui soliti aspetti. I protagonisti hanno un’ottima chimica tra loro con particolare menzione per Eva Longoria che tutto il pubblico conosce molto bene per il suo ruolo in “Desperate Housewives”. Nel finale viene perso un po’ di slancio riguardo le situazioni più assurde perché c’è un finale da dare al pubblico, una maledizione da risolvere e tanti clichè sul Messico da rispettare.
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Andrea Arcuri