” Guglielmo Tell ” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 3 Aprile 2025.

25 Mar, 2025

Profondamente provato dalle sanguinose battaglie delle crociate, Guglielmo Tell, un uomo comune con un talento straordinario per l’arco, ha giurato di non impugnare mai più un’arma in vita sua. Il suo destino prende una piega drammatica quando si trova a dover affrontare Il crudele governatore Gessler, che esercita il suo potere con ferocia.

Siamo di fronte a un classico film epico che racconta di gesta eroiche del popolo nei confronti del potere nella sua forma più oppressiva. I punti centrali sono pochi ma ben rodati; le solide interpretazioni del cast tra visi ruvidi e vissuti, sporchi e ruspanti con una presenza scenica che conquista e convince sotto molti aspetti. I panorami spettacolari della Svizzera che vengono spesso inquadrati da lunghe carrellate che ne amplificano la visuale e ne esaltano la magnificenza. Una moltitudine di momenti galvanizzanti e di forte impatto sia visivo sia emotivo che alternano risvolti negativi per gli eroi per mettere alla luce la crudeltà degli avidi nemici con altri in cui i rivoluzionari riescono a vincere le loro battaglie e avere giustizia.

Gli aspetti negativi sono gli stessi che cercano di innalzare la storia nel voler aggiungere una moltitudine di personaggi, alcuni basati su personalità reali ma altri del tutto inventati, e dar a ognuno di loro il proprio ruolo e momenti di gloria e quel tono altisonante fatto di dialoghi arzigogolati di alto respiro e di forte ispirazione che però portano a rendere poco credibili perché eccessivamente pomposi molti passaggi. A questo ovviamente bisogna aggiungere una buona dose di aspetti romanzati, modificati e ottimi a favore di buon ritmo e alto aspetto spettacolare compresi veri e propri personaggi inesistenti.

Risulta altresì fastidioso il voler per forza introdurre e spingere a un politically-correct su più fronti. La religione viene spinta a forza per fare da filo motivazionale per i nostri eroi così come il ruolo della donna che diventa attiva su più fronti e come organizzatrice di piani d’attacco, capace nei combattimenti e ruolo chiave nella risoluzione del conflitto.

Ne viene fuori una rivisitazione molto tradizionale nella costruzione del film con le giuste modifiche per rendere la storia di ampio respiro e per conquistare più pubblico possibile. Proprio per queste motivazioni non possiamo negare a “Guglielmo Tell” di essere divertente e intrattenere grazie alla sua continua e azione spericolata che non lascia mai il pubblico per oltre due ore di durata e forse tanto basta per intrattenere il pubblico giusto il tempo di rimanere davanti al grande schermo.

Andrea Arcuri