” Trapezium ” –  Recensione. Disponibile su Crunchyroll 

22 Mar, 2025

Yuu Azuma, una liceale, mira a diventare una idol. Per realizzare il suo sogno si dà quattro semplici regole: non sarà attiva sui social media, non avrà un fidanzato, non si distinguerà a scuola e farà amicizia  solo con belle ragazze del nord, del sud, est e Ovest. riuscirà a formare un gruppo che avrà da subito un ottimo successo ma… 

L’anime ha un’ottima estetica impreziosita da una regia sempre precisa e attenta con una cura a livello dell’animazione davvero esemplare.  La storia porta avanti l’amicizia che si crea tra le protagoniste e alcune delle difficoltà che vivranno insieme quando ci si avvicina troppo al successo. In più momenti sembra che il messaggio che si voleva far passare era che l’amicizia riesca a far superare ogni ostacolo ma allo stesso tempo ci sono pochi passaggi in cui proprio tale aspetto riesca a unire le ragazze e superare le difficoltà. Proprio Yuu Azuma risulta troppo poco empatica, è vero che gli obiettivi iniziali erano chiari e lei cerca di seguirli alla lettera, ma se poi l’anime punta proprio sull’unione che si crea tra loro quattro ecco che c’è qualcosa che stona e non torna alla fine a livello d’intenti.

Per fortuna i personaggi sono il vero punto forte perché risultano certo in parte stereotipati e con delle differenze standard ma ognuno viene ben sviluppato fino ad un finale soddisfacente per ognuna di loro. La parte più problematica del diventare una idol cioè quello che costa davvero rincorrere e alla fine ottenere il successo è sviluppato molto bene e come un’indagine malinconica sugli anni della giovinezza e sulle conseguenti a volte strazianti e pericolose di vedersi travolti dalla propria ambizione.

Il continuo conflitto interiore fino a veri e propri crolli psicologici (un paio davvero molto forti e strazianti) riesce a dare a “Trapezium” quel magnifico valore aggiuntivo lasciando in disparte alcuni problemi e intenti non molto ben sviluppati.

Su Crunchyroll è presente con i sottotitoli in Italiano.

Andrea Arcuri.