All’Arlecchino la rassegna “Art Déco – I film”

18 Feb, 2025

Nel 2025 ricorre il centenario de l’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi, l’evento che segnò l’affermazione dello “Stile 1925” o Art Déco: un gusto innovativo diffusosi in Europa nel primo dopoguerra. Per celebrare questo anniversario, Cineteca Milano dal 7 marzo al 4 maggio 2025, organizza al cinema Arlecchino la rassegna “Art Déco – I film”, in concomitanza con la mostra di Palazzo Reale (27 febbraio – 29 giugno), “Art Déco – Il trionfo della modernità”, realizzata e curata da Palazzo Reale insieme a 24ore Cultura.

La rassegna, undici film più quattro cortometraggi, propone titoli realizzati in quegli anni o che raccontano quel periodo storico o i suoi protagonisti. Si parte il 7 marzo con Shanghai Express di Josef von Sternberg (1932) e si continua il 14 marzo con The Lodger film muto di Alfred Hitchcock (1927), con accompagnamento musicale dal vivo di Gino Lucente. Gli appuntamenti successivi sono il 16 marzo con L’amatore, documentario di Maria Mauti (2016) sull’architetto Piero Portaluppi che ha trasformato Milano nei primi decenni del Novecento; il 18 marzo con Mata Hari di George Fitzmaurice (1931) con Greta Garbo e il 31 marzo con A me la libertà di René Clair (1931). Venendo ad aprile, il 5 ci sarà la proiezione de L’inhumaine film muto di Marecel L’Herbier (1924), celeberrimo per le sue scenografie all’avanguardia; l’11 aprile sarà la volta di Grandi magazzini di Mario Camerini (1939), ambientato nella neonata Rinascente di Milano; il 16 aprile sarà proposto Capriccio spagnolo di Josef von Sternberg (1939) mentre il 20 aprile sullo schermo dell’Arlecchino ci sarà Cappello a cilindro di Mark Sandrich (1935), musical con Fred Astaire e Ginger Rogers al loro meglio. La rassegna si chiuderà il 27 aprile con Berlino – Sinfonia di una grande città di Walter Ruttman (1927), film muto con accompagnamento musicale di Antonio Zambrini e il 4 maggio con Rotaie di Mario Camerini (1929), il film con cui si inaugura il cosiddetto “cinema Art Déco”.