Alcuni studenti fanno involontariamente scattare un orologio spiritato in una villa londinese in rovina.
Abbiamo il classico gruppetto di adolescenti ognuno con le sue caratteristiche: la ragazza un po’ lasciva, quella misteriosa, il rude violento, lo sfigato di turno e la più sveglia e intelligente che si ritrovano rinchiusi in una classica casa misteriosa dove cominciano a succedere situazioni spaventose man mano che si procede nella visione. Tutto abbastanza standard per un film che andrebbe bene in una serata di spavento con un gruppo di amici.
Lungo il percorso c’è la precisa scelta di puntare proprio su rumori e situazioni con piccoli espedienti che ne esaltano il contesto. La trama procede senza tanta originalità e purtroppo i dialoghi non risultano originali eppure c’è qualcosa in questo film che attrae in maniera quasi morbosa.
Sarà forse il cast che certo vede un gruppo di attori e attrici in cerca di farsi notare con particolare menzione per Billie Piper, cantante e attrice, che non è mai riuscita davvero a sfondare con ruoli di alto profilo. Sarà la fotografia che rimane plumbea e oscura dai toni freddi ma che lascia intravedere spiragli e penombre tanto da incuriosire oppure quei passaggi a volte non del tutto logici che però riescono a dare al film una sua coerenza di fondo che si segue con interesse.
Sembra quindi di essere anche noi rinchiusi in una casa stregata, incapaci di lasciarla o di prendere le scelte più logiche…un ennesimo film horror con adolescenti? Anche no! Invece lo si guarda fino alla fine e così possiamo dire che “Spirit Trap” fa il suo dovere intrattenendo il giusto.
Andrea Arcuri