#fabribello
Chi ha scritto il libro è un nome che nel corso del 2024 ha visto aumentare in progressione aritmetica/geometrica il successo della sua pagina/profilo, per cui adesso si ritrova ad avere #nonsoquantimila followers.
Tutta questa fama gli è nata dalla passione del tennis e dai suoi simpatici resoconti dei match, pubblicati in tempo quasi reale appunto sulla piattaforma sopra citata. Il caso ha poi voluto che lo scorso anno fosse anche quello della consacrazione di Jannik Sinner, tennista su cui Belprete ha espresso in più di un’occasione una sentita e giustificata venerazione.
Il libro, quindi, altro non è che la raccolta di tutti i post scritti su facebook da gennaio ad ottobre. Era stato lo stesso autore a dare in anteprima l’annuncio che avrebbe dato alle stampe questa annata di ricordi per lo più tennistici -io non me lo ricordavo-. Speravo che nel libro ci fosse qualche contenuto inedito, giusto per avere tra le mani qualcosa di nuovo da leggere e invece #fregna, come direbbe lo stesso Delprete. A posteriori mi rendo conto che andare a #scrollare il profilo di #fabribello per recuperare qualcosa che è stato scritto in luglio, sarebbe lungo e faticoso. E poi, come già detto, il disclaimer a riguardo era stato appositamente pronunciato.
La popolarità di questi post è il risultato della somma di diversi fattori. I commenti relativi ad ogni match presentano di sicuro un non trascurabile aspetto tecnico di fondo e una più che discreta conoscenza del mondo tennistico. C’è però anche una componente #dde_panza che non passa inosservata e che non sminuisce la qualità degli scritti dell’autore. C’è poi un ingrediente #popolare che a me piace e che fa la differenza, vale a dire il vernacolo #romanaccio che caratterizza tutte le riflessioni elaborate su ciascun giocatore e la tifoseria affatto di parte (giustamente) per il Dolomiti Kid.
Un filo rosso che unisce tutti questi articoli è anche un’innocente modalità #unpolitically_correct che in diverse occasioni strappa un’allegra risata. Un esempio è il fatto che molti campioni si ritrovano il nome simpaticamente storpiato (Medvodkadev, Serbo rancore, Grieksporocrist, per dirne solo alcuni).
Sul social, Delprete è il primo a stupirsi di questa visibilità mediatica. E’ consapevole del fatto che potrebbe tutto essere un fuoco di paglia e, grande merito, è bravo a non cadere nella voglia di trovare qualche artificiale stratagemma per continuare a cavalcare l’onda. Gli basta la sua genuinità, gli basta il suo essere capace di riconoscere il valore delle persone e dai suoi post (anche quelli non tennistici) il dettaglio si evince parecchio.
Enrico Redaelli per Globalstorytelling