Sasha è una giovane vampira con un grave problema: è troppo sensibile per uccidere! Questo è sempre stato grande motivo di preoccupazione per la sua famiglia, in quanto non la rende né autonoma né adulta. I genitori esasperati le tagliano i rifornimenti di sangue ma la ragazza fortunatamente incontra Paul, un adolescente solitario con tendenze suicide e un iniziale accordo amichevole si trasforma ben presto in una ricerca per esaudire gli ultimi desideri di Paul.
Il film riesce perfettamente a cogliere quel senso di estraniamento e solitudine di due giovani adolescenti, Paul e Sasha, che non vanno d’accordo con i loro coetanei o con la loro famiglia. Tutto questo viene passato attraverso la narrativa classica del vampirismo, della riluttanza di Sasha nell’uccidere persone e nella ricerca di suicidarsi di Paul. Abbiamo quindi queste due anime dolci e molto sensibili che trovano l’uno nell’altra una persona affine al proprio modo d’essere.
Il genere sui vampiri viene così portato nel mondo del disagio adolescenziale mai gridato ma molto semplice nei modi per temi trattati in modo rispettoso verso tale inadeguatezza che vivono molti ragazzi d’oggi. Volutamente il film procede con fare lento, a volte in effetti eccessivo, che però ogni tanto punta su un sense of humour peculiare e ben riuscito che lascia quel sorriso sul volto piacevole senza arrivare alla risata sguaiata.
Il tono a tratti ironico, drammatico riguardo certi temi e poetico nell’atmosfera dona al film un senso di originalità che riesce a farlo emergere dalla massa. Anche se i vari passaggi possono essere prevedibili, si rimane incollati fino alla fine perché i suoi protagonisti toccano il cuore e ci si affeziona a loro. Tutto questo grazie ad una caratterizzazione a livello di sceneggiatura scritta dalla stessa regista Ariane Louis-Seize e dalle capacità recitative di Sara Montpetit e Félix-Antoine Bénard davvero di altissimo livello.
Andrea Arcuri
