La vincitrice dell’Oscar® Michelle Yeoh ricopre il ruolo dell’imperatrice Philippa Georgiou che si unisce a una divisione segreta della Flotta Stellare. Incaricata di proteggere la Federazione Unita dei Pianeti, deve anche fare i conti con i peccati del suo passato.
Verrebbe da dire “I tempi cambiano e anche i franchise più iconici si adattano”. Fino a questo punto però il mondo di Star Trek era riuscito a resistere a questo mantra e subire cambiamenti ma in maniera abbastanza controllata, modificando alcuni aspetti tematici e stilistici ma anche le ultime serie quali “Strange New World” e “Discovery”, sono rimaste molto fedeli allo spirito di questo vasto mondo e apprezzate dal pubblico.
Questo film che nasce come spin-off proprio della serie “Discovery”, spinge molto estremismi a livello di virtuosismi registici come anche il tono che mette in scena con il classico gruppo di disadattati mercenari in missione che passa maggior parte del tempo a punzecchiarsi e cercare di far ridere. Come sempre lo spirito di Star Trek viene fuori nei suoi momenti di stasi in cui viene fuori la sua filosofia intrinseca e intima piuttosto che nella sempre ricerca esagerata di creare momenti action al cardiopalma con movimenti iperbolici e trovate originali.
Proprio per i suoi difetti sembra di assistere (e forse il suo vero scopo è proprio questo) al tentativo di avvio di una nuova serie con i suoi tanti personaggi bizzarri e variegati nelle caratteristiche. Purtroppo però anche se preso nel suo singolo prodotto senza per forza trovare legami al franchise, “Section 31” fatica molto a distinguersi dalla massa. La parte più interessante legata agli intrighi politici e di potere, viene affossata da una trama inutilmente contorta per poi banalizzare il tutto pian piano che si procede e forse anche per questo o per fortuna dura appena 90 minuti.
Andrea Arcuri