La piece portata in scena dalla compagnia Koreja, il 21 e il 22 gennaio in programmazione al teatro Litta di Milano, si ispira all’ opera cinquecentesca di Ludovico Ariosto “Orlando furioso” che rimanda a un testo di natura epica (la chanson de Roland) che trae spunto, a sua volta, da un avvenimento storico, la spedizione militare di Carlo Magno contro gli arabi di Spagna che si concluse con la battaglia di Roncisvalle, avvenuta il 15 agosto del 778, quando la retroguardia di Carlo Magno, comandata dal paladino Rolando, prefetto della Marca di Bretagna e dagli altri paladini, fu attaccata e annientata dai baschi (alleati con gli arabi) ma che nella riscrittura epica vennero chiamati Saraceni.
Attraverso uno stratagemma ingegnoso che consente agli attori di trasformarsi in vere e proprie marionette si raccontano le gesta eroiche ma anche molto umane dei personaggi che hanno combattuto e ucciso ma che hanno anche tanto amato. I paladini del Re alle prese con la guerra ma in lotta fra di loro alla conquista della bella e impossibile Angelica, regina del Catai.
“Quando non c’è più rimedio è inutile addolorarsi, perché si vede ormai il peggio che era attaccato alla speranza”. Questo scrive Shakespeare nell’ “Otello” e lo stesso concetto è ripreso da Pier Paolo Pasolini nel suo cortometraggio “Cosa sono le nuvole? al quale si dedica la piece.
Una rappresentazione avvincente per allestimenti e scenografie che ci trasporta in un mondo giocoso di pupi e marionette di cartapesta ma umanizzate che ci raccontano di passioni e di dispiaceri sofferti da uomini veri, in carne e ossa, con paure, timori, desideri e aspirazioni.
Uno spettacolo pieno di poesia che ci fa riflettere sull’ inutilita’ della guerra che non porta né a vincitori né a vinti e come ci si possa riappacificare con la vita semplicemente accettando il proprio destino.
Virna Castiglioni per Global Story Telling