” Curfew ” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Paramount+ .

18 Gen, 2025

In una realtà alternativa per garantire la sicurezza delle donne gli uomini sono soggetti a un coprifuoco dalle 19:00 alle 7:00 e sono monitorati tramite dispositivi elettronici. Una donna viene trovata brutalmente assassinata durante le ore del coprifuoco, mettendo in discussione l’efficacia delle misure di sicurezza e sollevando interrogativi sulla vera natura della società.

La storia possiede uno spunto narrativo davvero molto intrigante e interessante. Dopo la visione si potrebbero creare spunti di discussione e riflessione sull’argomento e magari arrivare a tirar fuori opinioni molto di contrasto. C’era la possibilità di puntare molto sul lato politico e sociale vista l’idea di partenza con dialoghi di alto profilo e avvenimenti che davvero potessero mettere tutto in discussione.

Probabilmente per un discorso di ricerca dell’intrattenimento più classico, perché si sente sempre l’obbligo di catalogare e render facile l’appartenenza ad un certo genere, ecco che “Curfew” punta sul voler essere un poliziesco con contorno di drammi familiari e protagonisti che si dividono tra i classici adulti con un passato traumatico e adolescenti tormentati.

Ne viene fuori una serie ben riconoscibile nel suo andamento con colpi di scena anche ottimali ma che non (e non vuole) andare oltre. La sua componente d’intrattenimento riesce a soddisfarla soprattutto per quel pubblico a cui piacciono i polizieschi appassionati di criminologia. Gli spunti di stampo sociale ci sono anche se finiscono in poche righe di battute e non c’è davvero quello slancio che poteva diventare di dibattito e in tal senso sono ottimi due minuti in una classe di giovani nel primo episodio.  ” Curfew ” rimane quindi un prodotto da vedere se non siete mai sazi di omicidi e colpevoli da scoprire pur con la sensazione che sia un’occasione mancata per essere memorabile sotto altri aspetti.  

Andrea Arcuri