Esistono casi che più di altri racchiudono in sé tutte le caratteristiche degli omicidi di genere: i campanelli d’allarme, gli stereotipi, il contesto familiare, l’epilogo annunciato. Questa storia è una sorta di manuale tipo del femminicidio e Selvaggia Lucarelli ne ripercorre le tappe maturate nella Ravenna bene.
Lei si chiamava Giulia Ballestri e non voleva più essere moglie del facoltoso, stimato “dermatologo dei vip” Matteo Cagnoni.
Aveva deciso di guardare avanti, ma le è stato impedito. Perché per certi uomini la libertà di una donna non è un diritto. È uno sfregio.
SINOSSI
Una coppia alto borghese, un dermatologo di fama nazionale, una moglie radiosa e altruista stritolata in un matrimonio che la scolorisce. L’impalcatura traballante della famiglia patinata è destinata però presto a cadere: Giulia Ballestri viene uccisa con ferocia dal marito narcisista e possessivo da cui aveva deciso di separarsi. La storia di Giulia è la storia di un femminicidio avvenuto in un contesto la cui patina dorata celava strati di violenza e sopraffazione. E che proprio per questo racconta come il femminicidio sia un fenomeno sociale, culturale e psicologico che può trovare linfa in ambienti insospettabili.
SELVAGGIA LUCARELLI
Selvaggia Lucarelli è scrittrice, editorialista per il Fatto Quotidiano, protagonista di numerosi programmi tv e podcaster. Ha pubblicato libri con Rizzoli, Cairo e Paper First. È posseduta da due gatti e da molta irrequietezza.