Ecco la storia vera ed emozionante di Anthony Robles, nato con una gamba sola, il cui spirito indomito e incrollabile determinazione lo hanno portato a sfidare le difficoltà e inseguire i propri sogni. Con l’amore e il sostegno incondizionati della madre Judy e l’incoraggiamento dei suoi allenatori, Anthony affronta le avversità per guadagnarsi un posto nella squadra dell’Arizona State Wrestling. Ma dovrà dare tutto se stesso per diventare un campione di NCAA.
I film sportivi hanno sempre quella struttura molto convenzionale e il suo progredire risulta sempre prevedibile soprattutto se poi si conosce la storia e conclusione da cui è tratta. Tranquillamente possiamo dire che non siamo di fronte a qualcosa di innovativo, la narrazione avviene in maniera semplice senza virtuosismi e siamo di fronte ai vari passaggi di caduta, risalita, ostacoli e rivalsa di una parabola di un grande campione. Tanti aspetti poi vengono creati (e romanzati) per condensare e dimostrare certi passaggi e quindi ci ritroviamo a vivere la famiglia che vive in stato di semi povertà, con uomo violento e prevaricatore con la madre di Anthony che si ritrova a subire per poi prendere in mano la sua situazione diventando anche esperta di finanza. Tutto scorre veloce anche se a tratti poco credibile e sono proprio questi obbligati passaggi creati apposta per esaltare i successivi di redenzione e risalita ad oscurare la vera storia.
Non vogliamo mancare di rispetto alle sofferenze di Anthony Robles, la sua è una storia che merita di essere raccontata e conosciuta ma dispiace che ci si ostina ad usare certi “mezzi” furbi come la musica d’effetto, i momenti negativi superati in poco tempo, il puntare su personaggi simpatici e compassionevoli che rendono il film per quanto rassicurante anche eccessivamente stereotipato e forzato.
Nonostante i tanti limiti, il film rimane una storia di coraggio e determinazione per superare i propri ostacoli che merita di essere ascoltata e vista per non dimenticarci mai che dobbiamo lottare per essere noi stessi e se poi le avversità non si superano sempre in pochi minuti e con poco affanno, sarà quella la vera difficoltà da superare magari si, ricordandoci gli ostacoli superati da Anthony Robles.
Andrea Arcuri