La serie racconta il lavoro di ricerca, restauro e rivendita di storici cabinati Anni 80 da parte del team di Arcade Story, collezionisti ed esperti della scena gaming a livello internazionale. Nella prima puntata assistiamo al ritrovamento e recupero del cabinato “Mexico ’86”
Il gruppo Arcade Story ha sede in provincia di Vicenza e da qui nasce la passione di Antonio Nati e il suo team. Tramite un lavoro di restauro molto preciso e impegnativo di Andrea ecco che questi fantastici giochi ritornano in vita, nel gruppo è presente anche Andrea Vesnaver, perito elettronico e appassionato di cosplay. Seguiamo Antonio mentre cerca di recuperare “Crazy Balls” del 1978 da un acquirente ed è qui che parte il lavoro di recupero. Certamente questo show è dedicato ai nostalgici dei cabinati del mondo dei videogame ma anche per coloro che amano le rarità e il lavoro manuale a livello di elettronica.
Tra fusibili bruciati, schede di cip ossidate e pezzi di ricambio di ogni genere da recuperare, ecco che il gruppo riesce pian piano a riportare il videogame al suo splendore con l’aiuto anche di esterni come Domenico. Nel gruppo c’è anche Michele che segue solitamente le fiere per portare i cabinati in giro per le dimostrazioni e pubblicità e arriva anche il momento di parlare di flipper. Altra passione del team con particolare attenzione verso il gioco “Mexico ’86” che viene portato, insieme a due flipper, alla Nazionale Italiana di calcio in ritiro per i prossimi mondiali.
La puntata si concentra in particolare sulla preparazione di questo particolare videogame da parte di Andrea e Antonio che riescono a far ripartire anche se con alcune difficoltà. Intanto Antonio e Domenico partono per portare i giochi alla Nazionale Italiana facendo alcune tappe nella zona di Bolzano e in Austria mentre Andrea e Massimo, che guidava il camion, partono per il Wonderfest di Pescara a portare altri cabinati.
La puntata si conclude con i ragazzi che devono portare avanti “le loro missioni” ma certo l’interesse non è solo per il racconto che certo non vediamo l’ora di scoprire, bensì per vedere il lavoro, la maestria e la passione del gruppo Arcade Story verso questi cabinati. Dicovery regala al pubblico un programma davvero originale e ben organizzato in tutti i suoi aspetti. Abbiamo il giusto tempo dedicato ai vari componenti del team, le loro storie personali e ovviamente tanto spazio viene dato a questi pezzi rari del mondo videoludico e sfido chiunque a non porvare tantissima nostalgia con un bellissimo tuffo nel passato mentre si guarda “Videogame Hunters”.
Andrea Arcuri