Il maestro dell’animazione francese Jean-François Laguionie, già acclamato regista di “La tela animata” e “Le stagioni di Louise”, realizza una nuova opera animata che esplora con delicatezza i temi dell’infanzia e della crescita, accompagnando gli spettatori in un viaggio intimo e poetico attraverso gli occhi di un bambino affascinato dai grandi esploratori e dal mistero del mondo adulto.
Presentato in anteprima nella selezione ufficiale del 77° Festival di Cannes e in concorso al 43° Festival del cinema d’animazione di Annecy, il film è una storia emozionante, di splendida poesia, in cui viaggi immaginari e reali diventano la metafora dei legami tra genitori e figli.
La vicenda ha inizio nei primi anni Cinquanta, sulle rive del fiume Marna non lontano da Parigi, dove un ragazzino di nome François osserva con curiosità il progetto che sta prendendo vita nel giardino di casa sua: suo padre Pierre vuole infatti costruire una replica della celebre imbarcazione del marinaio Joshua Slocum, il primo a compiere il giro del mondo in solitaria a bordo di una barca a vela, il leggendario Spray. Mentre la costruzione procede, il giovane François passa dall’infanzia all’adolescenza, in una Francia segnata dal dopoguerra.
Lo sguardo affettuoso e poetico che rivolge ai suoi genitori diventa la chiave per comprendere il legame profondo che lo unisce alla sua famiglia. La barca non è solo un progetto di costruzione, ma un simbolo del sogno che si realizza, un sogno che François condividerà con suo padre e sua madre: un’avventura che li porterà a scoprire una nuova rotta, dove realtà e fantasia si intrecciano, tra il desiderio di partire e l’emozione di navigare verso l’ignoto.
SINOSSI
Un sogno d’avventura, due genitori speciali: il giovane François passa dall’infanzia all’età adulta.
All’inizio degli anni Cinquanta, nel giardino di casa nei pressi della Marna, Pierre inizia a costruire una copia dello Spray, la leggendaria barca a vela su cui Joshua Slocum completò il giro del mondo in solitaria che lo rese celebre nel 1895.
A questa avventura partecipano la moglie Geneviève e il figlio François. Quest’ultimo, che ha appena 11 anni, si appassiona al progetto e alla figura tutelare di Slocum, simbolo di libertà.