Inizia il 2025 sinfonico dell’Orchestra Sinfonica di Milano, sulla falsariga di un 2024 concluso con il tradizionale Concerto di Capodanno con la Nona di Beethoven nel 200° anniversario della composizione, con un programma sinfonico che tiene insieme due compositori legati in maniera invisibile nell’arco di un secolo. Da una parte Robert Schumann, di cui si propone il Concerto per violoncello e orchestra in La minore op.129. Dall’altra Dmitrij Šostakovič, di cui nel 2025 si celebrano i 50 anni dalla scomparsa, con la Sinfonia n.10 in Mi minore op.93.
Il 2025 dell’Orchestra Sinfonica di Milano si inaugura venerdì 17 (ore 20) e domenica 19 gennaio (ore 16) insieme al Direttore Musicale Emmanuel Tjeknavorian, affiancato nel Concerto di Schumann da Jeremias Fliedl, eccellente violoncellista classe 1999 che sta intraprendendo una scintillante carriera solistica in tutto il mondo. Proprio in relazione alla sua interpretazione del Concerto di Schumann, il magazine musicale “The Strad” ha evidenziato come Fliedl “riesca a tirare fuori un vero senso della trama, senza paura di spingersi oltre un bel suono quando la musica lo richiede, mentre si muove tra pianissimo magnetici e momenti di appassionata follia”. Una pagina solistica in cui i movimenti si seguono senza soluzione di continuità, e che viene concepita nel 1850, anno in cui si colloca infatti il trasferimento di Schumann da Dresda a Düsseldorf dove Robert aveva accettato il posto di direttore dei concerti della città.
In questa estrema parentesi di serenità, destinata peraltro a durare assai poco, addensandosi già sul suo capo le nubi della follia, Schumann compose con una rapidità straordinaria, tanto da terminare in soli tre mesi la «Terza Sinfonia» (Renana) e il Concerto per violoncello e orchestra, al centro di una attività compositiva che conta anche le «Scene dal Faust di Goethe» op. 97 e le serie di «Lieder» opp. 77, 83, 87, 89, 90 e 96.
E’ sottile il legame tra le prima e la seconda parte del programma, dedicata a Dmitrij Šostakovič nel 50° anniversario della morte. Il compositore sovietico nutre una profonda ammirazione per Schumann, al punto da curare una personale orchestrazione del Concerto per Violoncello op.129. Un secolo dopo, nel 1953, vede la luce la possente Sinfonia n.10, con la Filarmonica di Leningrado diretta da Evgenij Mravinskij. Questa pagina sinfonica colpisce immediatamente i colleghi di Šostakovič, al punto che l’Unione dei compositori sovietici indice un incontro di tre giorni per discutere il contenuto della partitura.
Emergono vari aspetti, tra cui, in particolare, l’astrazione e il carattere pessimistico della partitura, caratteristiche lontane dalle rigide direttive dell’estetica di regime, che imponeva una musica ottimistica, celebrativa e di facile accessibilità. Tuttavia, le maglie di queste direttive si andavano progressivamente allentando. Josif Stalin era morto il 5 marzo del 1953, e indubbiamente la scomparsa del dittatore diede luogo a un risveglio di libertà e di autonomia nel campo delle arti.
Il primo programma sinfonico del 2025 dell’Orchestra Sinfonica di Milano rappresenta un chiaro invito a intraprendere un’avventura emozionante all’Auditorium di Milano, il miglior modo per iniziare l’anno, secondo le parole del Direttore Musicale, Emmanuel Tjeknavorian: “Il Concerto per violoncello di Schumann parla di introspezione e lirismo, mentre la Decima Sinfonia di Šostakovič danza tra ironia ed esuberanza. Con l’arte di Jeremias Fliedl, questo programma invita il pubblico in un affascinante viaggio emotivo”
Biglietti
Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € (platea), 22 € (galleria).
Under 35 (e Carta Nazionale Giovani) e Sostenitori: 20 € (platea), 15 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.