” Piccole Cose Come Queste ” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 28 Novembre. 

24 Nov, 2024

Irlanda, 1985. Bill Furlong è un commerciante di carbone, un uomo taciturno che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro figlie. Quando per caso scopre un terribile segreto nascosto nel convento locale, i ricordi più dolorosi del suo passato tornano a galla. Sarà il momento di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di un’intera comunità.

Possiamo tranquillamente affermare che tutto il film si basa su un singolo dilemma morale e che i minuti precedenti a quella che possiamo considerare “la scelta” sono presenti per dare una giustificazione a tale scelta e dilemma. Sfruttando piccoli dettagli e momenti, da qui il motivo del titolo, ecco che faremo la conoscenza del passato di Bill, dei suoi traumi e dilemmi. Viene richiesto di mettere in dubbio se stessi, la propria morale e capire cosa per noi possono essere i valori cristiano chiamandoci ad una scelta.

Per arrivare a questo però il film procede in maniera lenta e troppo restia sotto tutti gli aspetti. Non succede molto lungo la trama e anche a livello emotivo ci sono momenti di stasi continua e lunghi silenzi. Con fare sommesso e nella ricerca di essere opprimente, il film riesce a trasmettere tale aspetto in una magnifica scena a due tra Emily Watson e Cillian Murphy che lascia senza parole e rimane in testa fin dopo la fine della visione.

Al regista Enda Walsh viene chiesto di dirigere in maniera discreta e delicata quasi impercettibile e lasciare totalmente in mano al cast la capacità di trasmettere ogni sensazione. In effetti Walsh riesce perfettamente in questo intento regalando un film semplice e diretto viziato solo da troppa lungaggine estenuante (che potrebbe anche esser voluta) fino ad arrivare ad un finale di forte impatto.

Andrea Arcuri