Olimpiadi, Thomas Ceccon e la verità sulla panchina: “Volevo stare per i fatti miei”
“È stata venduta un po’ male perché nei giorni prima avevo criticato il villaggio, dicendo che faceva schifo, che non si poteva dormire. Poi hanno fatto la foto e collegato le due cose e sembrava che dormissi lì al posto che dormire nel villaggio” A raccontarlo al podcast “Supernova” è Thomas Ceccon, astro del nuoto italiano reduce dai Giochi Olimpici di Parigi 2024, quando ha fatto parlare di sé per le sue critiche al Villaggio Olimpico e per una foto che lo ritrae dormire sotto una panchina. Intervistato da Alessandro Cattelan spiega l’equivoco dietro quegli scatti che hanno fatto il giro del mondo: “era un pomeriggio dopo che avevo finito le gare e volevo solo stare un po’ per i fatti miei”.
Avevi provato a dormire sopra la panchina prima di sdraiarti sotto? La domanda che tutti si sono fatti guardando le foto “Si, era scomoda! Poi uscivo con i piedi – spiega il nuotatore alto 1,99 metri durante la puntata di “Stasera c’è Cattelan – Supernova” – l’angolo batteva sul polpaccio e quello mi dava un po’ di noia.” E ad Alessandro Cattelan racconta il motivo di quel gesto, per lui mal interpretato dai media di tutto il mondo: “Avevo finito le gare, avevo fatto la staffetta la mattina e poi non siamo rientrati. Io ero proprio imbestialito, prendo e vado via senza dire niente a nessuno, per passare un pomeriggio per i fatti miei. A me piace molto stare da solo” racconta il nuotatore che aggiunge: “C’era questa panchina e mi sono messo lì, arrivano le 4, le 5 del pomeriggio e penso ‘vabbè mi butto perchè sono stanco e voglio un attimo riposarmi’ e poi è arrivato uno a farmi la foto”.
Ceccon: “Ho incanalato nel nuoto una delusione d’amore”
“La prima batosta in qualsiasi campo te la ricordi bene” così il nuotatore Thomas Ceccon ospite del podcast “Stasera c’è Cattelan – Supernova” racconta quando dopo una delusione d’amore ha deciso di concentrarsi sullo sport “io ho sempre fatto gare, mi sono sempre allenato. Poi ho scoperto questa cosa, e a me questa ragazza piaceva davvero. E allora, come fai a sfogarti? A incanalare questa delusione? Io l’ho incanalata nel nuoto.”
“Non dico che ho vinto grazie a quello – prosegue la medaglia d’oro a Parigi 2024 – sono stati un paio di anni in cui dicevo ‘voglio andare forte, mi sfogo’. Poi in realtà finisci di allenarti e stai male come prima.”
E Alessandro Cattelan scherza insieme agli autori del podcast Supernova sul trend del ‘revenge body’, quello di allenarsi e lavorare sul proprio corpo dopo una delusione d’amore. “C’è chi lo fa in palestra, io lo facevo in acqua!” commenta Ceccon “Adele ha fatto il revenge Grammy Award, Taylor Swift il revenge tour negli stadi” ironizzano Cattelan e gli autori che aggiungono “Tu hai fatto la revenge Olympic medal!”.
Ceccon “Weekend da sogno? A casa sul divano”
“C’è da sfatare un po’ questo mito che noi nuotatori non abbiamo tempo per la vita sociale” racconta a Supernova il nuotatore Thomas Ceccon, doppia medaglia olimpica a Parigi 2024 “Io mi alleno tutto il giorno però come tempo libero ho la mattina, in cui dormo, nel pomeriggio ho un paio d’ore di allenamento e poi ho tutta la sera. Io in teoria arrivando a casa alle 7 potrei uscire e fare quello che voglio la sera, quindi volendo vita sociale si riesce a farla. A me non è che non interessa, ma in certi periodi non voglio nient’altro se non il riposo. Qualche volta esco anche io senza problemi”
Weekend da sogno? chiede il conduttore Alessandro Cattelan. Il divano da solo “Io finisco il sabato mattina e sto sul divano domenica sera fino a mezzanotte – confessa il nuotatore – ma senza fare niente e a me proprio non disturba questa cosa!”
Ceccon, i nuotatori sono negati negli altri sport
E’ vero che i nuotatori sono negati in qualunque altro sport? A confermarlo ai microfoni del podcast “Stasera c’è Cattelan – Supernova” è Thomas Ceccon, medaglia olimpica a Parigi 2024 che confessa “io sono negato a fare qualsiasi altra cosa che non sia stare in acqua.” ma fornisce anche il motivo “L’acqua è 800 volte più densa dell’aria. Noi nuotatori siamo fatti per quello. – e aggiunge con ironia – difficilmente trovi uno che nuota forte e sappia fare altro!”