Anora, una giovane sex worker di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca Russo. La notizia arriva ai genitori del ragazzo che vogliono far annullare il matrimonio.
La visione del film è una vera esperienza immersiva che coinvolge, stravolge, conquista e stordisce. Il suo linguaggio visivo scelto è sempre volutamente eccessivo e il caos rende il film sempre attivo nonostante passi continuamente da toni di esagerata allegria ad altri di forte tragedia e depressione.
Vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes di quest’anno, il regista Sean Baker con questo film ha la capacità di creare qualcosa che non cede mai il passo limitandosi a mettere in scena una storia che per quanto assurda, potrebbe tranquillamente essere realistica per come si sviluppa. Un capolavoro di tensione continua tra umorismo assurdo e personaggi pieni di difetti che li fanno apparire umani e quindi molto più comprensibili di tanti altri eroi intoccabili.
Ci ritroveremo a giudicare Anora splendidamente interpretata da Mikey Madison con tutti i suoi difetti per poi capire che anche noi siamo alla ricerca del nostro “sogno americano”. Stesso processo lo subiremo con tutti gli personaggi che la circondano visto che per quanto decadenti, loschi e sgradevoli, susciteranno in noi una forte empatia senza che ce ne accorgiamo e mai vorremmo accettare.
Tutto quindi è al servizio di personaggi reali immersi in un ambiente logoro che ne evidenziano i conflitti rendendo questo caos tanto anarchico quanto preciso nei suoi risvolti così da arrivare esausti alla fine del film per la moltitudine di emozioni che abbiamo vissuta anche inaspettatamente.
Andrea Arcuri