Claudia Balla è una cantautrice, una chanteuse, il cui folk pop sognante è come un viaggio malinconico e nostalgico attraverso paesaggi technicolor di grandi emozioni non filtrate. Claudia, nata in Ungheria e residente in Svizzera, mescola abilmente influenze classiche e jazz con la sensibilità pop moderna nelle sue canzoni, che, secondo lei, sono “film raccontati in tre minuti”. Come tutti i bravi narratori, Claudia Balla è un’osservatrice silenziosa e una buona ascoltatrice che crea musica che fa sentire bene le persone e le riunisce in uno spazio sicuro, inclusivo e accogliente. Quando non fa musica, lavora come psichiatra.
Dopo aver lasciato il segno sulla scena musicale europea attraverso album come Enough, Fire e ALICE, Claudia Ball si è affermata nel settore. Armonie oscure, testi crudi e narrazione vivida caratterizzano le sue composizioni musicali.
“Con l’avvento dei social media, c’è una pressione sempre crescente su di noi a confrontarci gli uni con gli altri e con certi ideali per “adattarci” ed essere considerati “normali”. Ma qual è la definizione di normale? E chi decide cosa vuol dire essere normale? È raggiungibile? Vale la pena arrivarci? Il brano affronta anche il tema delle relazioni parasociali, anche con non celebrità, avendo una cotta per il ragazzo/a della porta accanto che non conosci nemmeno ma che stai stalkerando su internet” – ha detto la cantautrice emergente.
Claudia ha una serie di nuovi singoli in cantiere per i prossimi mesi.
