Zack Snyder presenta una nuova interpretazione audace e spettacolare della mitologia scandinava. In un mitico mondo fatto di grandi battaglie, imprese gloriose e profonda disperazione, Leif è un re mortale salvato sul campo di battaglia da Sigrid, un’implacabile guerriera di cui si innamora. La notte del loro matrimonio gli amanti sopravvivono al terrore di Thor, che li spinge a intraprendere contro ogni aspettativa una spietata missione di vendetta insieme a un gruppo di crociati.
La serie prende appieno la mitologia norrena per raccontare di tradimenti, azione, leggende ma anche sesso, violenze, triangoli sessuali e tanto altro. La predisposizione di Zack Snyder per le immagini è evidente e anche se in questo caso siamo di fronte a un cartone animato e non un film, l’autore di “300” e “Man of Steel” non perde un briciolo della sua carica e del suo stile che lo contraddistingue, nel bene e nel male.
Lo spunto è certamente classico, una donna vuole la sua vendetta nei confronti di Thor e per farlo si allea con il fratello Loki. Questo spunto serve anche per parlare del tentativo dello stesso Loki di scongiurare il Ragnarok per risparmiare i suoi figli Fenrir e Jormungandr. Ovviamente nel mezzo vedremo anche i rapporti burrascosi tra il figlio di Odino e il padre oppure di come lo stesso Thor si insoddisfatto della moglie che lo vuole vedere sconfitto e tanti altri personaggi della mitologia Nordica. Tali storie non vengono messe in scena nella maniera più edulcorata, patinata e mainstream come le abbiamo conosciute ultimamente bensì nella sua forma più spinta e crudele. Il sangue scorre a fiume, le viscere vengono esposte nei combattimenti tra rapporti sessuali espliciti anche a tre e pure un fellatio suggerito.
Ovviamente i tratti distintivi di Snyder ci sono come la predisposizione all’azione ad ogni costo, i rallenty che creano magnifiche sequenze d’azione e la voglia di gridare ogni cosa senza lasciare nulla sottinteso o detto sottovoce. Che piaccia o meno, la scelta di questo stile lascia da parte la sobrietà d’intenti, di esposizione nelle scene e di sentimenti. Forse con tale sovrabbondanza di prodotti pre-costruiti che puntano sullo stucchevole, non offendere nessuno, frasi d’effetto di stampo amoroso e quel senso di tranquillità, c’è bisogno sempre di un autore come questo che vada a bilanciare tale stile portando un po di caos ed effetto scioccante.
Andrea Arcuri