” La Bambina Segreta ” – Recensione in Anteprima. Al cinema dal 19 Settembre 2024 

14 Set, 2024

Fereshteh studia e lavora in una tipografia a Teheran. Quello che i genitori non sanno è che ha una figlia illegittima (secondo le leggi iraniane) di due mesi. Quando il padre e la madre le annunciano una visita a sorpresa Fereshteh deve trovare alla bambina un altro posto per la notte. Normalmente non sarebbe un problema ma con il fiato sul collo il piano si rivela difficile. 

 

Uno spunto molto semplice; una madre single nell’Iran di oggi i cui genitori non sanno ancora di essere nonni. Anche la messa in scena è molto semplice andando a coprire un arco temporale di poche ore nella disperata ricerca da parte della ragazza di qualcuno che gli tenga la bambina solo il tempo della visita dei genitori. L’aspetto tecnico è ridotto al minimo tra una fotografia molto naturale, niente scene costruite in maniera esagerata, pochi attori in cena e una telecamera al limite dell’effetto documentaristico mentre seguiamo Fereshteh e una sua amica nei meandri di Teheran. 

 

Ali Asgari costruisce un dramma teso che proprio con questi aspetti semplici ma funzionali riesce a dire moltissimo su vari aspetti della vita socio-culturale dell’Iran. Passando quindi dalle vicine di casa che non si fanno scrupoli a mettere la ragazza in cattiva luce, un’amica che non vuole prendersi la responsabilità della bambina anche solo una notte, un padre assente che tira fuori subito che avrebbe preferito l’aborto, fino all’incontro con un medico dalla forte morale ambigua ecco che così Fereshteh capisce che vive in una società dove ogni richiesta di aiuto comporti un rischio. 

 

Il regista è abile a creare momenti leggeri, quasi divertenti come l’acquisto di un pesce o il pensiero di trovare Iraniani in Alaska per poi fermarsi di botto con la telecamera a momenti che tematicamente risultano agghiaccianti come la negazione di aiuto, le domande scomode o le richieste dietro ad una porta chiusa dall’interno. 

 

Parlando anche di classismo, di privilegi legati ai soldi e alle conoscenze per favoritismi, “La Bambina Segreta” risulta un film lucido e secco anche grazie alla sua durata che non tocca i 90 minuti e rimane un film che non punta sulla sovrabbondanza di temi e di messa in scena e per questo valido e da non perdere.

 

Andrea Arcuri