Il podcast di Paolo giordano “IN VIAGGIO NON PREGARE” sarà on air dall’8 Settembre

19 Ago, 2024

Paolo Giordano è a Genova per una conferenza quando Simonetta di EMERGENCY lo chiama: vorrebbe farlo partecipare ad una missione della Life Support, una delle navi che dal 2022 si occupa del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. La «crisi del Mediterraneo» esiste in fase acuta almeno dal 2013 e, insieme a lei, resta anche la crisi del modo in cui ne parliamo. Paolo Giordano ne è consapevole e porta con sé questi pensieri quando si imbarca nel porto di Augusta. Nei dieci giorni di navigazione in missione di salvataggio e soccorso, tutto sembra come lo riportano le immagini in tv: il gommone, i naufraghi a bordo, i piedi martoriati dentro le ciabatte di plastica, persino gli sguardi. E tuttavia, al tempo stesso, ogni cosa gli si presenta completamente diversa.

“Sento di dover fornire delle motivazioni al mio essere qui, a bordo della Life Support, la nave di Emergency per i soccorsi nel Mediterraneo. O meglio, sento di dovere delle motivazioni al mio non essere stato qui molto prima. La «crisi del Mediterraneo», per usare l’eufemismo che usiamo spesso, esiste in fase acuta almeno dal 2013, eppure io non ne ho mai scritto. Non me ne sono occupato in alcun modo e ne ho parlato poco anche nelle conversazioni private. Non so dire esattamente perché. Una ragione riguarda senza dubbio la mia estraneità nei confronti del mare aperto, il senso di smarrimento che mi provoca, e il mal di mare di cui soffro. Ma è una scusa futile. La verità è che ho sempre avuto paura, molto più che del Mediterraneo, di non saper trovare le parole giuste per raccontarlo.” PAOLO GIORDANO