COME PECORE IN MEZZO AI LUPI di Lyda Patitucci
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NOTE DI REGIA
“Due sono gli aspetti che hanno determinato il percorso della creazione di questi personaggi: da un lato l’emotività, i sentimenti alla base delle loro scelte, dall’altro la necessità di (farli) agire in maniera dinamica, credibile, nel contesto criminale in cui si muovono. Dualità che è la chiave stessa del film, sempre in bilico tra azione e relazioni. L’idea generale, ma anche il grande obiettivo, è che tutti gli elementi presenti sullo schermo vadano nella stessa direzione, raccontando la stessa cosa con un certo rigore. Ho cercato di raccontare i protagonisti di questa storia per come sono: con tono secco, diretto, onesto, crudo e persino spietato, ma con sentimento, emozione, sempre senza giudizio”
SINOSSI
Vera è una fixer, procura cose. Sta al soldo di una banda di serbi: Dragan, il capo indiscusso, fervente cattolico dalla morale e dalla lettura della Bibbia distorte; Goran, il tutto- fare; Milorad, che una volta è stato sepolto vivo. E poi ci sono Gaetano e Bruno, che si sono conosciuti a San Vittore, due criminali di piccola taglia quasi più per necessità che per convinzione. I serbi girano per la città amministrando con il terrore i loro affari, gli italiani si affaccendano con piccole rapine. Poi un giorno Gaetano ha una dritta su un furgone portavalori con un carico da tre milioni di euro, e va da Dragan a proporgli l’affare. Ma non tutto è come sembra, perché all’incontro tra i due gruppi Vera riconosce Bruno e Bruno riconosce Vera: sono fratello e sorella, e mentre lui è soltanto un criminale che cerca disperatamente di rimettersi in riga per sé e per la figlia Marta, Vera è una poliziotta infiltrata…
REGISTA
Lyda Patitucci, laureata in cinema al DAMS di Bologna, si specializza in montaggio frequentando il corso I Mestieri Del Cinema: Film Editor coordinato dalla Cineteca di Bologna e successivamente in Regia Cinematografica nella ESCAC, scuola di cinema di Barcellona. Collabora con il Centro di Preformazione Attoriale e la scuola Vancini di Ferrara.Ha lavorato come regista di seconda unità, specializzata in scene d’azione, nei film Veloce Come Il Vento e Il Primo Re, entrambi di Matteo Rovere.Ha inoltre collaborato alla realizzazione delle scene di calcio del film Il Campione di Leonardo D’Agostini.
Andrea Arcuri