BILLY di Emilia Mazzacurati (Sarà presente la Regista)
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NOTE DI REGIA
Con questa storia sento il bisogno di esprimere il percorso di cambiamento che una perdita può indurre. Di come la fine renda la vita preziosa e come la persona che se ne va lasci un tesoro. Che la morte fa parte della vita, che la tristezza e la felicità devono coesistere per formare un’esistenza piena. Ci vuole impegno per trasformare le avversità e i propri errori in qualcosa di buono, e bisogna impegnarsi per essere felici. Il primo passo per essere felici (o anche solo avvicinarsi a un’idea di felicità) è cercare di far pace con se stessi e con quegli aspetti di noi che resistono al cambiamento che vorremmo. L’aspirazione di questo progetto è che possa essere divertente per il suo passo di commedia a colori vividi, in un nord Italia ricco di contraddizioni, investito da un presente fatto di economia e speculazioni a cui l’umanità e i sentimenti dei personaggi non si adattano, rimanendo ricchi di un carattere personale e identificativo. Viviamo in un momento in cui si avverte che le risorse stanno finendo, i cambiamenti sono forti e le certezze quasi nulle. Ma è anche il momento in cui, più che mai, esce tutto il nostro spirito di sopravvivenza. Un’avventura corale vissuta attraverso la crescita di un ragazzo e i passaggi naturali che questa comporta. Un coming of age contemporaneo e fuori dal comune, in cui sono quasi più gli adulti a cercare, e trovare, una guida nei ragazzi. Una provincia contemporanea di contraddizioni che fa da specchio ad una gioventù in confusione. Una popolazione fatta di famiglie disgregate e solitudini che cercano di sopravvivere ognuna a proprio modo. Apparentemente un non-luogo, dove invece nascono sentimenti umani forti ed estremamente radicati in una sorta di postmodernismo di provincia. Non è un’Italia da cartolina, ma è pur sempre estremamente fotogenica. È un’Italia di difetti e speranze, di coraggio e spregiudicatezza. Un paese che sembra essere sempre al limite, che rischia di non farcela, che è costantemente ad un passo dal precipizio, ma che in realtà non si arrenderà mai. Perché non è nella sua natura. E nemmeno in quella dei suoi abitanti.
SINOSSI
Billy ha 19 anni e vive ai confini di una città di provincia del nord, con la madre Regina. Il padre se n’è andato quando era molto piccolo, di lui Billy non si ricorda quasi nulla. A 9 anni era un bambino prodigio, pieno di vita, che ha inventato e condotto un podcast di musica di successo. Oggi non sa cosa fare con la sua vita e la vivacità dell’infanzia è un ricordo nitido ma mai più raggiunto che lo ossessiona. Ha sofferto di attacchi di panico sin da molto piccolo, e ogni volta che ne ha uno sviene. A Billy piace Lena, sua vicina di casa e sorella del suo migliore amico. Finché un giorno arriva Zippo, un ex rocker che all’apice del successo è scappato nel bel mezzo di un concerto salendo su un autobus e facendo perdere le sue tracce. Zippo e Billy si conoscono. Scoprono di avere molte cose in comune e capiranno entrambi una cosa, ovvero che non è sempre detto che per essere bella una cosa debba anche essere felice.
REGISTA
Emilia Mazzacurati nasce nel 1995. Dopo la maturità linguistica, studia storia dell’arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nel 2018 si diploma in sceneggiatura presso la Scuola Holden di Torino – Storytelling e Performing Arts Biennio 2016/2018. Nel 2019 scrive e dirige il suo primo cortometraggio “Manica a vento”, con Benedetta Gris, Matteo Creatini e Giuseppe Battiston. Nel 2022 scrive e dirige il suo primo lungometraggio “Billy”, con Matteo Oscar Giuggioli, Carla Signoris, Giuseppe Battiston, Alessandro Gassmann, Benedetta Gris, Carlotta Gamba, Roberto Citran, Sandra Ceccarelli.
Andrea Arcuri