L’agente delle forze speciali Parker è in missione all’estero quando riceve la notizia della tragica e improvvisa morte del padre. Mentre cerca di capire cosa sia successo veramente, Parker diventa proprietaria del bar di famiglia nella sua città natale e deve fare i conti con una gang violenta che imperversa nella sua città natale. Decisa a non fermarsi davanti a nulla pur di scoprire la verità, comincia a sfruttare la sua esperienza di agente speciale e tenta di capire cos’è andato storto nella contea di Swann.
I film possono essere realizzati con spunti interessanti, magari puntare a discorsi alti e far riflettere poi ci sono quelle pellicole nate, pensate e realizzate per essere puro intrattenimento e nulla di più. Anche in questo caso però bisogna saper realizzare un buon prodotto che riesce almeno nel suo intento seppur minimo.
Continua la tendenza di idealizzare i terroristi con le classiche derive nazionali. Arabi, Mussulmani, Russi o Tedeschi sono le nazioni più rappresentate in questo senso e c’è poca inventiva. Si potrebbe guardare il film con un taccuino e prendere appunti sulle tante incongruenze lungo il percorso quasi fosse una ricerca sulle assurdità e situazioni che hanno poca logica o vengono dimenticate mentre si procede alla fine. Certo il film è tutto sulle spalle di una ritrovata Jessica Alba che però possiamo anche dire che non è stata una grandissima attrice anche se nel suo passato ha collezionato buoni successi, se poi gli viene dato un personaggio stereotipato e con dialoghi molto poco originali allora c’è davvero poco da fare. Si aggiunge anche che per quanto Jessica sia una bella attrice e certo uno dei motivi per vedere il film poteva anche essere di pura estetica, si deve constatare che in questo caso non viene neanche tanto valorizzata.
Si potrebbe andare ancora avanti e nominare una storia banale, combattimenti poco incisivi e una regia senza inventiva ma forse è meglio finirla qui perché di motivi per non vedere questo film ce ne sono fin troppi.
Andrea Arcuri