Dopo un incontro casuale in un bar, la determinata Kathy è irrimediabilmente attratta da Benny , il nuovo membro dei Vandals, il club motociclistico del Midwest guidato dall’enigmatico Johnny. Il club comincia a trasformarsi, come il paese che li circonda, passando da un luogo di ritrovo per gli outsider locali a un covo pericoloso e violento, costringendo Benny a scegliere tra Kathy e la sua fedeltà al club.
Il regista Jeff Nichols ha dimostrato più volte di avere grande sensibilità quando vuole raccontare di un mondo con i suoi personaggi. ” The Bikeriders” parla di uomini rudi e di quello che per loro significa sentirsi parte di qualcosa ma anche di come le cose cambiano nel tempo. Si è scelto di raccontare la storia prendendo di petto certe situazioni, magari in maniera non del tutto elegante o sinuosa con alcuni momenti di stanca e di focalizzarsi a volte nei punti sbagliati.
“The Bikeriders” si vende bene e fa passare il pericolo e la ribellione in qualcosa che attira il pubblico perché in fin dei conti poco sporco o davvero sbagliato evitandoci davvero il marcio sotto molti punti di vista. Si rimane sempre in bilico e se da una parte si evita di giudicare i personaggi, dall’altra si notano punti di romanticismo non solo legati alla love-story presente ma anche nelle personalità che incontriamo e nel mettere in scena il loro stile di vita.
Possiamo dire che tutto procede come ce lo aspettiamo, senza tante sorprese non solo a livello narrativo ma anche e soprattutto nei toni e nei modi che vengono scelti per raccontare di un mondo fatto di motori e tanto testosterone. ” The Bikeriders ” è alla fine una bella messa in scena con le facce giuste e ottimo comparto tecnico ma superficiale che ha poco di ribelle e troppo di romanzato e romantico.
Andrea Arcuri
