“ Ricchi a Tutti i Costi ” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 4 Giugno

2 Giu, 2024

La famiglia Delle Fave parte per una nuova avventura a Minorca. L’obiettivo è proteggere la nonna (e la sua ricca eredità) dalle grinfie del viscido Nunzio, che ha sedotto l’anziana donna e ha in programma di sposarla e, probabilmente, farla sparire. Anna trascina marito e figli in un folle piano: uccidere il futuro sposo a pochi giorni dalle nozze, per salvare la madre.

Il film ha la sua vera motivazione per guardare il film è per l’affiatamento tra Christian De Sica e Angela Finocchiaro arrivati alla loro sesta collaborazione in un decennio. Certo, ci si potrebbe stancare del solito repertorio volgarotto di De Sica ma che col tempo è riuscito a rimanere nella sua comfort zone ma adattando il suo personaggio al tempo che avanza e quindi ora diventa meno uomo di conquista e più uomo medio-borghese. Angela Finocchiaro porta nuovamente la sua follia stralunata che riesce anche a dare un tocco in più da “La Signora Ammazzatutti”. Le intenzioni del film sono chiare: declinare la comicità all’italiana con pennellate di black comedy con punte di farsa sopra le righe e molte battute con doppi-sensi su omicidi sussurrati.

Peccato che ad un certo punto le idee buone finiscono di arrivare e quelle espresse esauriscono il loro effetto mentre l’omocidio un po’ sgangherata avrebbe ottimi spunti ma i risolviti originali latitano. L’idea e la storia di fondo non riesce a tenere i 90 minuti canonici e quelle strade che potrebbe ampliare la forza narrativa toccando altri temi interessanti, su tutti i figli dei protagonisti tra l’inquietudine della figlia e la negatività del figlio simboli entrambi di una generazione spaesata, vengono dimenticati e vagamente abbozzati. 

Qualche risata c’è, alcune battute riescono nel loro intento e ci sono piccoli spunti critici verso una società votata al consumismo e tutto sommato i suoi tirati 90 minuti regalano al pubblico il giusto spazio e ritmo per quello che si voleva raccontare senza voler esagerare negli intenti. Superando la totale voglia di dare al pubblico una commedia brillante e intelligente accontentandosi di essere solo buon intrattenimento e nient’altro.

Andrea Arcuri