Il film racconta l’avvincente ricerca di un assassino imitatore da parte dei detective Jake (Martin Lawrence) e Marty (Melissa Roxburgh). I due, attraverso numerosi espedienti e colpi di scena, chiederanno aiuto a L’Artista (John Malkovich), un pericoloso serial killer incarcerato e dalla mente diabolica che li attirerà in un gioco contorto e pieno di suspance.
Non siamo a livelli altissimi di resa con questo film che purtroppo si presenta e procede più come un film adatto alla prima serata in Tv piuttosto che al cinema. Il discorso non è certo legata alla mancanza di effetti speciali perché non deve passare il messaggio che la sala cinematografica sia adatta solo per kolossal o blockbuster; piuttosto la storia risulta molto piatta e didascalica simile ad un serial poliziesco senza tante pretese.
Neanche il cast riesce a sollevare tale prodotto. Martin Lawrence è conosciuto per i suoi ruoli comici o polizieschi ma con declinazioni da buddy-movie. Prova a interpretare un personaggio serio ma non risulta adatto e convince davvero poco. John Malkovich ha già dimostrato di saper incarnare pazzi e personaggi border-line. In questo caso si limita a ripetere alcuni tratti già visti e non lasci il segno non riuscendo a incutere paura nello spettatore. Melissa Roxburgh è ancora poco conosciuta al grande pubblico perché fin’ora viene associata alla serie “Manifest”; forse questa potrebbe essere la sua occasione per mettersi in mostra in un film ma speriamo che arrivino occasioni migliori come scrittura di personaggi e di storia in generale.
“Mindcage” si rifugia quindi nel già visto e anche se verso la fine prova a intraprendere una storia originale, il tutto risulta fuori sincrono con il resto della storia e poco convincente in questo cambiamento repentino risultando quindi goffo e del tutto fuori tempo.
Andrea Arcuri
