Tutti amano il Natale. Tutti… tranne Gianna. Non è colpa del presepe, delle lucine, dei regali. È che il Natale, da quando ha trent’anni, ce l’ha con lei. Il Natale la giudica. Anche se hai amiche, una famiglia e un lavoro da infermiera che le piace, il Natale se ne frega perché in questo periodo tutto parla di coppia !!! E così fa una promessa: alla cena della vigilia arriverà accompagnata. Ma da chi? Ha 24 giorni per scoprirlo. 24 giorni su e giù per i ponti di Chioggia e le calli di Venezia, tra appuntamenti al buio, sbagli colossali, notti di sesso e pianti con le amiche…
Pilar Fogliati è assoluta protagonista di questa serie originale Netflix che parla di Natale ma in maniera non diretta e usando il periodo delle feste come contesto scenico e temporale. L’attrice rompe spesso la quarta parete parlando con il pubblico tramite piccoli momenti aggiunti e durante la narrazione. Indubbiamente la sua presenza scenica e verve comica è il punto centrale della storia e lei riusce a conquistare e coinvolgere il pubblico nel migliore dei modi.
Non bisogna etichettare questa serie come la tipica storia uso-e-consumo per questo periodo di feste imminente. Il contesto scenico è solo una scusante per parlare di rapporti familiari e di amicizie ma soprattutto di amori che (faticano) a nascere quando tutti intorno sembrano voler per forza cercare e vedere la felicità nell’amore. La sfortuna che Gianna si ritrova a vivere in questo periodo è certamente enfatizzata per motivi di intrattenimento con una serie di spasimanti strani e originali come il collega di lavoro impacciato, quello più giovane, l’esagerato psicopatico….etc. Ma alla fine rimane una commedia sulla ricerca dell’amore e la voglia di avere un po’ di felicità nella vita perché tutti se lo meritano e anche Gianna.
La serie Netflix riesce, nel corso delle sue puntate, a rimanere sempre briosa e facile da seguire senza esagerare troppo nel suo lato melenso e sdolcinato con punte di romanticismo e cinismo tanto da rendere felici tutti quanti. Il cast di supporto riesce a conquistare e la buona suddivisione tra i vari filoni narrativi va a colmare alcuni vuoti cosi da arrivare alla fine con un buon senso di completezza su tutti i fronti.
Andrea Arcuri