“Cheerleader per Sempre” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 13 Maggio 2022

13 Mag, 2022

“Cheerleader per Sempre” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 13 Maggio 2022

Una cheerleader si risveglia dopo vent’anni trascorsi in coma e ritorna al liceo per provare a riprendere il suo posto in quel mondo e ottenere la corona da reginetta del liceo che ha perso a causa della situazione in cui si è trovata. Naturalmente nel corso di tutti questi anni le cose sono cambiate soprattutto la scuola dove dal gruppo di cheerleader fa nuovi balli molto sobri e senza alcun capitano e non esiste più la proclamazione della “reginetta del ballo”. Una sconvolta Stephanie non riuscirà ad accettare tutto questo e lotterà per riportare tutto com’era prima, allo scopo di riuscire a vivere la vita che da ragazzina desiderava così tanto.

Certamente risulta interessante vedere le varie dinamiche così cambiate del liceo e il contrasto tra essere adolescenti negli anni ’80 e i giorni nostri. Si punta molto sull’inclusività ed eliminare ogni tipo di differenza tra gli studenti. Oltre a questo ci sono alcune battute d’effetto ironiche che trovano dei buoni riscontri per come vengono impostate e proposte. Detto questo però veniamo alle note dolenti della pellicola che trova, proprio nella sua protagonista, il punto peggiore per come è costruito il personaggio. Si prova spesso simpatia per lei perché capiamo perfettamente che mentalmente non è cresciuta e quindi i suoi comportamenti sono di una ragazzina ma lungo la storia continua a dimostrarsi totalmente immatura. Alla fine prevale il pensiero che la protagonista si disinteressi completamente a ciò che la circonda e vada avanti per la sua strada portando avanti le sue convinzioni fregandosene del benessere di chiunque altro. Le viene spiegato più volte che i cambiamenti sono stati fatti per un motivo, ma lei vuole solo diventare reginetta.

Stranamente c’è anche un cambiamento tra il comportamento di Stephanie da giovane e dopo il suo risveglio perché diventa inspiegabilmente volgare e scurrile e questo è un modo per mettere in scena il tipo di comicità dell’attrice Rebel Wilson. Inoltre il suo interesse per la Tiffany e Blaine sono ingiustificati perché esagerati e pretestuosi sia dal punto di vista di Stephanie che può essere visto come una ragazzina nel corpo di un’adulta ma soprattutto dal punto di visto dei due che dovrebbero essere degli adulti ma si comportano da adolescenti.

In definitiva il film risulta sbagliato per molti versi e cerca di sfruttare la verve comica di Rebel Wilson con un prodotto realizzato apposta per lei ma decisamente troppo poco curato per convincere e far ridere davvero. Rebel Wilson ha dimostrato di saper essere un’ottima spalla in un film corale, questo non è l’occasione giusta per essere protagonista.  

Andrea Arcuri